Il trattamento consiste nell’inserimento in utero di un morbido palloncino in silicone, collegato ad una sottile sonda. Il pallone viene riempito di un liquido sterile riscaldato e viene così gonfiato fino ad adattarsi perfettamente alla cavità uterina. La procedura dura meno di 2.5 minuti, durante i quali la maggior parte dell’endometrio viene distrutta dal calore, riducendo così in modo significativo, o, in alcuni casi anche eliminando il flusso mestruale. A seguito del trattamento il liquido sterile viene automaticamente svuotato dal pallone e la sonda estratta ed eliminata. All’interno dell’utero non resta nessuna parte dell’apparecchio. Di solito viene eseguita una isteroscopia di controllo sia all’inizio che al termine della procedura. E’ importante sottolineare che Thermablate EAS non è indicato per le donne che desiderano avere figli. La possibile gravidanza dopo ablazione endometriale potrebbe essere pericolosa sia per la mamma che per il bambino. E’ consigliabile l’assunzione di una terapia contraccettiva al termine del trattamento con Thermablate.
La procedura viene effettuata in regime di Day Surgery. L’intervento viene eseguito in sedazione profonda previo colloquio con l’anestesista.
Nel dettaglio la metodica è la seguente :
- Si esegue isteroscopia di controllo prima di iniziare la procedura
- Dilatazione del canale cervicale sino al numero 7 di Hegar
- Il palloncino viene successivamente gonfiato all’interno della cavità uterina tramite un catetere con una soluzione isotonica biocompatibile e successivamente scaldato fino a 173° C. il contatto di tale dispositivo con la superficie endometriale ne determina la distruzione.
- Si esegue isteroscopia di controllo al temine della procedura.
PRIMA DELL’UTILIZZO DI THERMALATE | DOPO L’UTILIZZO DI THERMABLATE |
LA METODICA DURA COMPLESSIVAMENTE MENO DI DIECI MINUTI
Le pazienti possono essere dimesse 1 o 2 ore dopo l’intervento. Potrebbero avere crampi/dolori addominali nelle 8-12 ore successive al trattamento con Thermablate EAS: di solito è sufficiente una blanda terapia con antispastici ed antidolorifici. Le pazienti generalmente ritornano alle loro attività normali entro le 48 ore dopo l’intervento.
Nei mesi successivi all’intervento le pazienti rileveranno una riduzione significativa del proprio flusso mestruale. Più dell’85% delle pazienti trattate con palloncino termico riportano alti tassi di soddisfazione e consigliano tale intervento ad altre donne.
Il follow up post-intervento consiste in una visita di controllo con isteroscopia diagnostica ed ecografia transvaginale dopo sei mesi e dopo un anno dall’intervento. Diversi studi dimostrano come l’utilizzo delle tecniche di seconda generazione dell’ablazione endometriale permettano un alto tasso di successo riducendo notevolmente il ricorso all’isterectomia con un rapporto costo-beneficio decisamente vantaggioso.
La paziente ideale per essere sottoposta ad ablazione endometriale:
- è affetta da perdite ematiche abbondanti di origine disfunzionale (non derivanti da patologie organiche come polipi o fibromi)
- deve avere più di 40 anni
- deve avere concluso il suo percorso procreativo (non desiderare ulteriori gravidanze)
- presenta una controindicazione all’utilizzo di farmaci, oppure questi si sono dimostrati inefficaci
- non ha altre patologie a carico degli organi genitali (cisti ovariche, fibromi multipli)
- ha un utero con isterometria adeguata (si tratta di una valutazione tecnica dell’isteroscopista)
- non è affetta da cancro dell’endometrio o da iperplasia atipica
Le controindicazioni al trattamento con ablazione endometriale sono:
- Gravidanza accertata o presunta
- Diagnosi o sospetto di iperplasia endometriale o tumore dell’endometrio
- Desiderio di mantenere la fertilità
- Malattia infiammatoria pelvica in atto che coinvolge tube ed ovaie